Vino nel mondo
Cosa è successo nel 2022

Eccoci qui, quasi alla vigilia della vendemmia 2023, a fare un rapido riepilogo di ciò che è successo nel mondo del vino nel 2022.
Le statistiche ci raccontano un anno che è stato caratterizzato da sfide e incertezze, ma anche da opportunità da non sottovalutare.

Partiamo con una nota di prudenza: il conflitto in Ucraina e l’instabilità economica hanno portato vulnerabilità sui mercati globali, e non sembra che le cose possano migliorare immediatamente.
L'inflazione ha causato qualche grattacapo nel 2022, toccando il +8,8%. Fortunatamente, sembra che rallenterà nel 2023 e nel 2024, ma i costi per l'industria del vino potrebbero continuare ad aumentare. La frenata della crescita economica potrebbe comportare un calo del potere d'acquisto dei consumatori, ma il vino ha la capacità di adattarsi alle sfide future.


Qualche numero
Cosa ci dicono le statistiche e i numeri? Oggi sappiamo che nel 2022 i consumi globali di vino rosso sono scesi al 48%, mentre quelli dei bianchi e delle bollicine sono aumentati rispettivamente al 43% e all'11%.

Per quanto riguarda le superfici vitate i dati sono sostanzialmente stabili dal 2017, con 7,3 milioni di ettari nel mondo, di cui il 46% si trova in Europa.
Al vertice della produzione di uva, quindi, troviamo Spagna, Francia, Cina, Italia, Turchia e USA. Inoltre citiamo anche alcuni Paesi che hanno visto una crescita notevole, come la Svizzera e la Nuova Zelanda – ci teniamo a sottolineare che Italia, Francia e Spagna da sole rappresentano più della metà della produzione mondiale di vino.

La produzione globale di vino nel 2022 ha raggiunto i 258 milioni di ettolitri, poco sotto la media degli ultimi 20 anni, registrando un calo dell'1% rispetto all'anno precedente.

Per quanto riguarda i consumi di vino nel 2022 si è registrata una leggera diminuzione rispetto all'anno precedente. Gli Stati Uniti si confermano al primo posto per volumi, seguiti da Francia, Italia, Germania e Gran Bretagna.

Il commercio internazionale di vino ha subito un calo del 5% delle esportazioni, ma i prezzi medi sono aumentati, soprattutto a causa della situazione in Ucraina. L'Italia, la Spagna e la Francia sono i maggiori esportatori, mentre gli Stati Uniti, la Germania e il Regno Unito rimangono i principali importatori.


In conclusione, il 2022 ha presentato sicuramente alcuni ostacoli, ma il mondo del vino si è dimostrato pronto ad affrontare le sfide e a cogliere le opportunità che si presentano anche nei momenti più difficili, confermando che l'industria vinicola è un importante attore economico e culturale, capace di adattarsi e reinventarsi, senza perdere mai la sua essenza.

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