Il Chianti
Le uve di produzione

Per la produzione del Chianti, come per quella, del resto, di tutti i vini DOC e DOCG, si deve rispettare tutto ciò che lo specifico disciplinare prevede.
Fra gli obblighi da rispettare ci sono anche quelli che riguardano l’utilizzo delle uve durante la produzione del vino.

Produzione del Chianti


Quali sono le uve che vengono impiegate per la produzione del vino Chianti?
Il vino principale dell’uvaggio è il Sangiovese, il re dei vitigni toscani, presente in una percentuale che può andare dal 70 al 100%. A questo, poi, possono essere aggiunti in percentuali differenti altri vitigni a bacca rossa e anche a bacca bianca, purché, come specificamente indicato nel disciplinare, siano vitigni riconosciuti come idonei alla coltivazione nell’ambito della regione Toscana.

Ecco le caratteristiche dei vitigni che, assieme al Sangiovese, vengono maggiormente utilizzati per la produzione di Chianti.

Sangiovese


Il Sangiovese è l’attore protagonista. Si tratta di un vitigno molto antico che dà il suo massimo sui terreni della Toscana – ama i terreni argillosi-siliceo-calcarei.
È costituto da grappoli compatti, conici, di medie dimensioni. I suoi acini sono allungati e sodi, di colore nero violaceo, con la buccia leggera e consistente e la polpa poco carnosa e acidula.

Il Sangiovese conferisce ai vini un colore rosso rubino, una grande tannicità e un grande corpo; i suoi profumi vanno dal floreale – viola – al fruttato – frutta rossa; il suo sapore è intenso.

I vini ottenuti da uve Sangiovese acquistano pregio e nobiltà con l’invecchiamento.

Canaiolo


Il Canaiolo è un vitigno dai grappoli di media grandezza, conici, allungati e spargoli – radi; gli acini sono ovali e succosi; la buccia, di colore nero violaceo, è sottile.
È conosciuto fin dall’antichità, ed in purezza è in grado di dare un vino elegante e fruttato.
Queste sue caratteristiche vengono sfruttate nella produzione del Chianti, per apportare maggiore morbidezza al Sangiovese.

Trebbiano


Il Trebbiano è uno dei vitigni a bacca bianca che può essere utilizzato per la vinificazione del Chianti, ed è forse il più usato.
Il suo grappolo è cilindrico, di medie dimensioni e sciolto; gli acini sono rotondi e grossi con la buccia ambrata e la polpa dolce-acida.
Se vinificato in purezza, il Trebbiano dà un vino giallo paglierino, molto profumato – si percepiscono i fiori di acacia, quercia, corbezzolo – ma viene utilizzato soprattutto nella creazione di blend, legandosi bene, praticamente, con ogni altro tipo di uva.

Malvasia bianca lunga del Chianti


Altro vitigno a bacca bianca utilizzato per la produzione del Chianti. Prende il nome dalla forma del grappolo, grande e allungato; gli acini sono tondi e dorati, dalla polpa succosa.
Se vinificata in purezza, questa Malvasia dà un vino bianco dal colore giallo paglierino di buon corpo, dal profumo delicato e sapido, di elevato grado alcolico e bassa acidità.

Cabernet Sauvignon


Il Cabernet Sauvignon è un vitigno a bacca rossa molto pregiato e diffuso principalmente in Francia.
Ha grappoli radi e di media grandezza; i suoi acini sono piccoli, succosi e dalla buccia spessa, che è ricchissima di sostanze coloranti e di tannini.

Merlot


È un vitigno a bacca rossa caratterizzato da una grande adattabilità e da una produzione abbondante.
I suoi grappoli compatti e i suoi acini sono piccoli.
Il vino che si ricava dalle uve Merlot è ricco di profumi e presenta tannini poco aggressivi; è per questo che viene abbinato con successo a Sangiovese e Cabernet Sauvignon nella produzione del Chianti, poiché ne va a stemperare la ruvidezza dovuta ai loro tannini decisamente più prepotenti.



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