Il vino in Australia
Ottavo paese per produzione

L’Australia è l’ottavo Paese al mondo per la produzione di vino, nonostante il consumo interno non sia così diffuso come, ad esempio, in Europa. Questo vuol dire che una buona parte dei vini australiani è destinata al mercato internazionale, dove si collocano, in termini di quantità, addirittura vicino a quelli italiani e francesi.
A cosa è dovuto il successo dei vini australiani? In questo Paese lo sviluppo di questo settore è piuttosto recente ma ha da sempre goduto del vantaggio di sfruttare le migliori i più moderne tecniche produttive; questo ha permesso ai produttori vinicoli australiani di ottenere sin da subito vini di ottimo livello qualitativo, che, per di più, vanno a collocarsi nei mercati internazionali a prezzi molto ragionevoli.

La storia


Abbiamo detto che la storia della viticoltura australiana è abbastanza recente: la vite, infatti, e, nello specifico i vitigni cosiddetti “internazionali”, sia rossi che bianchi, arrivano in Australia solo all’inizio dell’800, diffondendosi nel Galles del Sud, in Tasmania, nell’Australia Occidentale, nella Victoria e nell’Australia Meridionale.
Inizialmente la produzione era concentrata sui vini fortificati che venivano esportati, soprattutto in Inghilterra. La svolta enologica avviene intorno alla metà del secolo scorso, quando i produttori cominciano a concentrarsi sui vini secchi, raggiungendo nel giro di pochi anni livelli qualitativi significativi, tanto che i vini australiani godono oggi di un meritato successo in tutto il mondo.
La strategia adottata per ottenere simili risultati prevede l’impiego delle tecnologie più all’avanguardia, dalla vigna, dove i lavori sono perlopiù meccanizzati, alla cantina.

Il sistema di qualità australiano


In Australia non esistono dei veri e propri disciplinari paragonabili a quelli a cui ci si attiene in Europa. Esiste, però, un sistema di qualità che stabilisce le norme che devono essere applicate nella compilazione delle etichette: il LIP – Label Integrity Programme.
Grazie a queste regole si possono desumere tutte le informazioni che servono a definire e identificare il vino all’interno della bottiglia – vitigno o vitigni utilizzati per la vinificazione e le relative percentuali, la zona di produzione e l’annata.
In Australia è in uso anche una peculiare dicitura che si può porre in etichetta, che è “Bin” seguita da un numero. Originariamente il Bin indicava nello specifico in contenitore da cui il vino imbottigliato proveniva, per una totale tracciabilità. Oggi non ha più questo significato, e viene utilizzata dai produttori come segno distintivo, un Bin X associato al proprio nome che li rende riconoscibili.





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