Calici da vino
tutti i segreti

Scegliere il calice giusto non è solo una questione di eleganza: è un gesto che può cambiare completamente l’esperienza di degustazione. La forma del bicchiere, il modo in cui lo impugniamo e persino la quantità versata influiscono su profumo, gusto e percezione del vino. Scopriamo insieme tutti i segreti dei calici da vino.


🔍 Approfondimento:

I calici da Bourgogne e da Bordeaux non sono solo diversamente ampi: il primo valorizza profumi delicati e note aromatiche, il secondo concentra i tannini e supporta vini robusti. Scegliere quello giusto fa la differenza. Per i vini bianchi meglio scegliere un bicchiere con un’apertura più chiusa per preservare i profumi delicati mentre per gli sparkle possiamo utilizzare un classico flute.




Perché la forma del calice è così importante


Ogni vino ha bisogno di “respirare” in modo diverso. La forma del calice serve proprio a esaltare le caratteristiche aromatiche e gustative di ciascun tipo di vino.
Un calice ampio permette una maggiore ossigenazione, perfetta per vini strutturati; uno stretto e allungato, invece, aiuta a mantenere la freschezza e le bollicine.

Le principali tipologie di calici


Calice da spumante o Champagne


Snello e slanciato, la flûte concentra gli aromi e mantiene più a lungo l’effervescenza.
Negli ultimi anni si sta diffondendo anche la coppa a tulipano, leggermente più ampia, che valorizza i profumi dei metodi classici.

Calice da vino bianco


Generalmente di dimensioni medio-piccole, con un’apertura più chiusa per preservare i profumi delicati. Ideale per vini freschi e giovani, come un Vermentino o un Sauvignon Blanc.
Per bianchi più complessi e strutturati (come uno Chardonnay barricato), si preferisce un calice leggermente più ampio.

Calice da vino rosso


Più grande e panciuto: permette al vino di ossigenarsi e sprigionare al meglio i profumi.
Ne troviamo di due tipi differenti il Borgogna più ampio e tondeggiante è perfetto per vini eleganti e profumati come il Pinot Nero.
Il Bordeaux invece, alto e con imboccatura più stretta, risulta più adatto a rossi intensi e tannici come Cabernet o Sangiovese.

calici da vino rosso

Calice da vino rosato


Una via di mezzo tra il calice da bianco e quello da rosso: corpo non troppo ampio e apertura moderata, per valorizzare la freschezza e i sentori floreali, è perfetto per gustare la nostra Smorfiosa in Rosa

Calice da vino da dessert o passito


Piccolo e stretto, serve per concentrare i profumi dolci e limitare la quantità di vino versata, visto il suo tenore zuccherino e alcolico.

Come tenere correttamente il calice


Il calice si tiene dallo stelo, non dal corpo.
In questo modo:

  • si evita di scaldare il vino con il calore della mano

  • si mantiene il bicchiere pulito, senza impronte

  • si riesce a roteare il vino con eleganza per osservare colore e consistenza.

Un piccolo gesto che fa la differenza durante una degustazione.

calice da spumante

Quanti calici si ricavano da una bottiglia di vino


Una bottiglia di vino da 750 ml permette di riempire in media 6 calici di vino rosso o bianco (circa 125 ml ciascuno); 7-8 flûte di spumante (circa 100 ml ciascuna) e 10 calici se si tratta di vini da dessert o da meditazione, che si servono in quantità minori.

Naturalmente, la quantità può variare in base al tipo di degustazione: in un contesto professionale o di assaggio si servono porzioni più piccole, mentre a tavola ci si può concedere un calice più generoso.


Scegliere il calice giusto è un’arte che unisce estetica, tecnica e passione.
Dopotutto, ogni vino merita il suo abito migliore: un calice capace di esaltarne colore, profumo e sapore.
La prossima volta che stappi una bottiglia, osserva bene il bicchiere — potresti scoprire che anche il più semplice dei vini ha molto di più da raccontare.

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