Cibo e vino
Gli abbinamenti migliori per una cerimonia

La scelta del menù del banchetto di una cerimonia importante, come quella nuziale, è una delle scelte più importanti per la buona riuscita di tutta la festa.
Una volta trovato il giusto equilibrio fra tutte le portate è il momento di scegliere anche i giusti vini da abbinare ai singoli piatti. E spesso non si tratta di un’impresa facilissima: i menù di nozze, ad esempio, possono essere veramente variegati, possono spaziare dalla carne al pesce, dai sapori più delicati dei risotti e delle vellutate a quelli decisi della selvaggina.
E in più bisogna ricordare che il giusto vino sta al menù come il bouquet sta all’abito della sposa: è il completamento, il perfezionamento di qualcosa di per sé già grandioso. Non è dunque facilissimo operare una scelta, bisogna fare molta molta attenzione.

Come si fa a trovare i migliori abbinamenti per il banchetto della cerimonia nuziale?
La prima regola che viene sicuramente in mente a tutti è: piatti a base di carne vino rosso, piatti a base di pesce vino bianco.
Di base è vero, ma non ci si deve focalizzare solo su questo; anche perché se abbiamo di fronte un piatto a base di pesce o crostacei particolarmente elaborato, un rosso leggero e poco strutturato potrebbe anche accompagnarsi perfettamente – dipende ovviamente dal tipo di pesce e dalla preparazione.
Usciamo quindi da questo schema rigido e consideriamo anche altri fattori utili per raggiungere gli abbinamenti più corretti.

Partiamo intanto con una prima considerazione: la stagione scelta per la cerimonia.
Se il matrimonio si tiene in inverno, i piatti scelti per il banchetto saranno perlopiù caldi e abbastanza complessi e la scelta del vino può tranquillamente ricadere su una vastità di vini rossi, dai più leggeri, adatti quindi anche alle preparazioni più delicate, a quelli più impegnativi per i piatti dai gusti importanti.
Se il matrimonio si tiene in estate, invece, generalmente si opta per vini bianchi e rosati, leggeri e freschi, che accompagnano un menù perlopiù leggero, adatto alla stagione. Questo non vieta di certo i vini rossi: attenzione sempre al tipo di vino ed alla temperatura di servizio in relazione alla temperatura dell’ambiente. È questo l’equilibrio che potrebbe rendere bevibile un buon rosso impegnativo anche nel periodo estivo.

matrimonio estate

Valgono poi le regole di base per tutti gli abbinamenti, ovvero si sceglie il vino in base al principio di affinità o in base al principio di contrapposizione.
L’affinità rappresenta l’abbinamento classico, cioè quello che prevede la perfetta concordanza fra cibo e vino. In questo modo, tanto è elaborato e ricco il piatto, tanto dovrà essere strutturato e corposo il vino.
Seguendo il principio della contrapposizione, invece, si ragiona in maniera opposta, ovvero il vino deve andare a “contrastare” il cibo per riportare equilibrio al palato. Ad esempio, si serve un vino in cui predomina la sensazione di acidità per “sgrassare” pietanze a base di formaggi, o vini tannici per ripulire l’untuosità di pietanze succulente come le carni alla griglia.

Altra regola da seguire è quella che prevede un crescendo di intensità: si parte dagli aperitivi con vini freschi e leggeri, di bassa gradazione alcoolica e magari anche con le bollicine, come il classico prosecco.
Con le portate a tavola si scelgono vini decisamente più strutturati rispetto a quelli da aperitivo o da antipasto. I primi ed i secondi piatti, infatti, sono generalmente più elaborati e richiedono quindi vini ricchi sia di struttura che di aromi e profumi.

E per la torta? Per la torta si servono esclusivamente spumanti dolci.
Per un tocco di classe, per il brindisi degli sposi e con gli sposi, non c’è niente di meglio dello champagne.

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