Storia e ricetta della Panzanella
Piatto tipico della cucina toscana

La panzanella è di sicuro uno dei piatti tipici toscani più conosciuti. E deve la sua fama tanto alla sua bontà, quanto alla sua estrema semplicità.
E’ infatti un piatto legato alla tradizione povera e contadina e le sue origini sono lontane nel tempo.

Anche se ne possiamo sentir parlare in varie zone del centro Italia, è indubbiamente la Toscana la “patria” della panzanella. E con il campanilismo (inteso come profondo orgoglio e senso di appartenenza al proprio territorio di origine) che contraddistingue noi toscani, la panzanella può anche variare da zona a zona della regione, pur restando, di base, un piatto poverissimo dato dall’unione di pane raffermo e verdure.

Scopri con noi:

1. La Storia della Panzanella

2. Scopri la ricetta

3. Il giusto abbinamento

pane e verdure

La Panzanella nella storia


Rintracciare con certezza le origini della panzanella non è facilissimo, ma sappiamo che si tratta di un piatto profondamente radicato nella tradizione contadina toscana. Le prime testimonianze scritte risalgono addirittura al XIV secolo, quando Boccaccio, nel suo Decameron, menzionava un’usanza diffusa tra i popolani di ammollare il pane raffermo in acqua. Più tardi, nel XVI secolo, il Bronzino, pittore alla corte dei Medici, le dedicò persino una poesia, elogiandone il sapore semplice ma gustoso, e lasciando intendere quanto fosse apprezzata anche negli ambienti più raffinati del tempo.

Anche l’origine del nome resta avvolta nel mistero. Esistono due teorie principali: la prima fa derivare il termine panzanella dall’unione di “pane” e “zanella”, ovvero la zuppiera o scodella in cui veniva servita; la seconda, invece, riconduce la parola a panzana, termine che in passato indicava qualcosa di molle, simile a una pappa. In entrambi i casi, il nome richiama la caratteristica principale di questa preparazione: il pane ammollato e insaporito con ingredienti semplici, ma genuini.


Come sia nata questa ricetta è altrettanto difficile da stabilire, ma non ci sono dubbi sul fatto che sia frutto della necessità. Le famiglie contadine, abituate a non sprecare nulla, avevano trovato un modo ingegnoso per riutilizzare il pane raffermo, abbinandolo alle verdure di stagione raccolte nell’orto. Una combinazione tanto povera quanto straordinariamente efficace, che trasformava pochi ingredienti in un piatto ricco di gusto e sostanza.

Si potrebbe dire che la panzanella sia la versione estiva di questa cucina del recupero, grazie alla presenza di ingredienti tipicamente estivi come pomodori, cipolle rosse e basilico. E durante l’inverno? Se non esiste una “panzanella invernale” vera e propria, il suo posto viene preso dalla ribollita, un’altra pietanza iconica della cucina toscana. Questa, a differenza della panzanella che si consuma fredda, è una zuppa calda e confortante, preparata con le verdure dell’orto invernale, come cavolo nero e fagioli, e arricchita anch’essa da pane raffermo. Naturalmente, ogni zona ha la sua variante: qui, ad esempio, si parla di minestra di pane, un altro simbolo della nostra tradizione contadina.
Ma adesso ci avviciniamo all’estate e parliamo di panzanella.

Come si presenta


La panzanella è già difficile da definire…..non è un zuppa, non è un primo, non è un contorno…..diciamo che è un piatto unico (nella versione tradizionale, la nostra, è anche vegano).

L’ingrediente principale è il pane, che deve essere rigorosamente il nostro pane toscano “sciapo”, ovvero senza sale. Il vero protagonista è lui. La panzanella è di pane sciapo, questa è l’unica regola certa.

pane cereali

Vengono poi aggiunte le verdure ed è proprio a questo punto che partono le differenziazioni.
Noi, ovviamente, parleremo della “nostra” panzanella.
Uniamo al pane i pomodori, i cetrioli, la cipolla, l’insalata e il basilico. Condiamo con sale, olio extravergine di oliva e aceto.

E tanto per ribadire quanto siamo legati alle nostre tradizioni, le verdure possono variare non solo da zona a zona, da paese a paese, ma anche da famiglia a famiglia! Cetriolo sì o cetriolo no? Basilico sì o basilico no?


La certezza è che la panzanella rimane il piatto dell’estate per eccellenza. Il suo profumo fresco rimanda alle cene estive dopo le lunghe giornate di sole.
La troviamo spesso nei menù delle innumerevoli sagre del nostro territorio, celebrazione autentica della nostra eno-gastronomia.
Una sera, a cena in una bella piazza di paese, con gli amici, un piatto di panzanella e un bicchiere di vino………la Toscana più semplice e più pura.

Vediamo adesso la ricetta per poterla preparare a casa.

La ricetta della Panzanella


Fatte le debite premesse sulle differenze di preparazione, ecco la lista della spesa completa per la realizzazione della panzanella, noi non vogliamo farci mancare nulla…

pomodori rossi

Ingredienti per 4 persone:



  • 500 g di pane toscano raffermo

  • 2 pomodori grandi maturi e sodi

  • 1 cetriolo

  • 1 cipolla rossa

  • qualche foglia di insalata

  • qualche foglia di basilico per profumare

  • sale qb

  • olio extravergine di oliva qb

  • aceto di vino bianco qb


Cosa mettere nella panzanella al posto del cetriolo


Se il cetriolo proprio non vi convince ricordate che questo può essere o semplicemente tolto oppure sostituito con la verdura che prediligete. Molti scelgono il sedano, i finocchi o le zucchine crudi e affettati finemente per riprendere quel gusto croccante del cetriolo. Chi invece preferisce un sapore più dolce e succoso inserisce peperoni rossi o gialli tagliati a listarelle sottili oppure, per una variante più creativa e fresca, del melone a cubetti.

Se invece volete conferire alla vostra panzanella un sapore più ricco e deciso, potreste provare con delle olive nere, capperi oppure, se amate un tocco piccante, dei ravanelli a fettine!

Procedimento


Mettere il pane in ammollo per circa mezz’ora; deve risultare bagnato anche all’interno ma non troppo molle.
Dopodiché, strizzare e sbriciolare grossolanamente il pane in una ciotola capiente.
Aggiungere tutte le verdure precedentemente tagliate.
Condire con sale, olio e aceto.
Mescolare bene e aggiungere, in ultimo, il basilico per profumare.

Cosa accompagnare alla panzanella


Essendo un piatto unico della tradizione toscana, la panzanella viene solitamente servita da sola, senza bisogno di accompagnamenti o contorni. La sua ricetta, semplice ma equilibrata, prevede l’unione di ingredienti genuini come pane raffermo, pomodori maturi, cipolla rossa e basilico, il tutto condito con abbondante olio extravergine di oliva di qualità. Grazie a questa combinazione, la panzanella risulta già di per sé un piatto completo e nutriente, capace di soddisfare il palato senza la necessità di ulteriori aggiunte.

La sua freschezza e leggerezza la rendono ideale soprattutto nei mesi più caldi, quando si prediligono piatti semplici e poco elaborati. Tuttavia, pur essendo considerata un piatto unico, in alcune occasioni viene proposta anche come antipasto, magari servita in piccole porzioni per aprire un pranzo estivo con i sapori autentici della tradizione toscana. Perfetta per accompagnare un bicchiere di vino bianco fresco, la panzanella incarna alla perfezione l’arte della cucina povera, che con pochi ingredienti riesce a creare qualcosa di straordinariamente gustoso e appagante.

I nostri consigli


Per gustare al meglio la panzanella, si può prepararla in anticipo, così i sapori di tutti i vari ingredienti avranno modo di unirsi, di fondersi e di dare vita al gusto inconfondibile di tradizione e semplicità che la panzanella rappresenta alla perfezione.
Se non avete abbastanza tempo il trucco è metterla per un po’ in frigo prima di servirla.


In Cucina con Ravazzi

Vino e Panzanella: Il giusto abbinamento


Per apprezzare al meglio la nostra tipica Panzanella toscana, vi consigliamo un vino fresco e piacevole dagli aromi delicati come per esempio il bianco che è entrato a far parte della Collezione Privata Alberto Ravazzi.

Esatto parliamo proprio di Smorfiosa un vino bianco che nasce da un blend di uve toscane e Viogner dai profumi delicati che esprimono grande freschezza con sentori di albicocca e pesca impreziositi da richiami floreali. Il suo aroma delicato e fresco al palato è perfetto per essere abbinato a piatti freschi ed estivi come la nostra panzanella.

Scopri Smorfiosa

Oppure Smorfiosa in Rosa il nostro rosato che con il suo colore rosa tenue con una elegante tonalità fucsia è perfetto per dare un tocco di colore alla vostra tavola primaverile o estiva, al naso si presenta con profumi floreali che sapranno deliziarvi, mentre al palato è asciutto e fresco con un leggero retrogusto di mandorle.

Scopri Smorfiosa in Rosa



Photo credit: annieseats on VisualHunt.com / CC BY-NC-ND


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